domenica 12 aprile 2015

1987 (#12) - Lo stupro di Caroline, il processo e la condanna di Ron

Gli sforzi ed i tentativi di Caroline di riprendere in mano la sua vita e di riacquistare fiducia negli uomini vengono distrutti e spazzati via un'apparentemente tranquilla sera d'autunno. Mentre cena ad un ristornate vicino il suo appartamento, Caroline viene infatti avvicinata da un uomo di nome Ron Deacon, con cui condivide la serata. Ron convince Caroline ad accompagnarla a casa e qui, dinanzi la porta, Ron riesce a farsi strada nell'appartamento violentando la ragazza. Sconvolta, Caroline non sembra avere neanche la forza di chiedere aiuto, ma alla fine decide di chiamare la sua amica Brooke, che accorre subito da Caroline e la convince a trasferirsi da lei, dove potrà sentirsi al sicuro. Brooke, insieme al suo ragazzo Dave Reed che è un poliziotto, convincono Caroline a denunciare l'accaduto, promettendogli che, almeno per il momento, eviteranno di informare Bill e Ridge su quanto successo. Del resto, Brooke comprende perfettamente lo stato d'animo di Caroline, essendo stata essa stessa vittima qualche mese prima di un tentativo di stupro da parte di alcuni malviventi che riuscirono a farla franca. Fortunatamente questa volta grazie anche alle numerose segnalazioni e testimonianze raccolte nel locale dove avevano trascorso la serata Caroline e Ron, Dave, con la complicità di Storm e del detective Roy Banks, riesce ben presto a rintracciare l'uomo, che viene immediatamente arrestato. Venuto a conoscenza di quanto successo a sua figlia, Bill corre subito da Caroline, promettendogli che farà di tutto per ottenere giustizia e far in modo che Ron paghi per le sue colpe. A tal proposito, Bill contatta uno dei migliori avvocati di Los Angeles, Jeff Talon, per assicurarsi che Ron non esca più di prigione. L'esito del processo, tuttavia, appare tutt'altro che scontato. Ron Deacon, che ad eccezione di qualche piccolo precedente ha la fedina penale abbastanza pulita, assolda un avvocato difensore, Robin West, convinto di poter far valere la mancanza di prove a loro favore, oltre che una serie di accorate testimonianze quali quella di Florence Deacon, la mamma dell'imputato, che giura sulla bontà d'animo del suo caro Ron. Ma è sul fatto che Caroline fosse consenziente o meno al rapporto che si gioca la partita principale. E da questo punto di vista, alla fine, è la sofferta testimonianza di Ridge, che ammette di non aver avuto rapporti sessuali con Caroline avendo lei la convinzione e la volontà di restare vergine fino al matrimonio, a far pendere l'ago della bilancia verso la condanna di Ron. E alla fine, quando il giudice Madeline Collins sentenzia la colpevolezza dell'uomo tutti tirano un sospiro di sollievo e si mostrano felici del fatto che giustizia sia stata fatta.

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